Il titolo dellopera allude al perì physeos di Epicuro (in 37
libri a noi non pervenuti). Il poema lucreziano, in 6 libri, è assai più contenuto
dellopera del Maestro, di cui intende divulgare la dottrina;
I primi 2 libri del poema presentano la teoria atomistica epicurea nelle sue linee
principali. Eternità della materia nel suo continuo movimento, avvicendamento di nascita,
crescita, decadimento e morte delle cose, esclusione di ogni intervento divino del nostro
mondo, infinità delluniverso sono i temi generali che hanno maggiore spicco nella
trattazione; fra tutti sembra acquistare particolare rilievo quello della morte
"cosmica" cui è destinata ogni cosa. Lucrezio
infatti ha precisato che la vittoria del filosofo consiste nel prendere e dare coscienza
dei limiti inesorabili posti alla vita umana. Attraverso lo studio della natura e dei suoi
fenomeni luomo approda allamara verità che nelleterna vicenda di
aggregazione e disgregazione degli atomi, che risponde ad un criterio di equilibrio
universale, tutto è destinato a perire; inutile dunque temere la morte, inutile
affannarsi a vivere in vane occupazioni; la voluptas deriva dalla contemplazione
razionale della natura nei sereni templi della sapienza. Fra i contemporanei di Lucrezio
molti avranno travisato linvito alla voluptas epicurea, ma per il nostro
poeta serenità ed equilibrio sono dati appunto dalla fiducia illuministica nel valore
della ragione e dellentusiasmo con cui si contemplano e si studiano i fenomeni
cosmici.
La filosofia epicurea , che parte proprio dal dato sensoriale per disquisire sul mondo
dellinvisibile (dagli atomi agli spazi infiniti che circondano il nostro mondo), nei
versi del poeta prende vita e corpo al punto che tutto luniverso nelle sue minime
particelle ci sembra animato, anzi umanizzato, perciò aperto ai nostri sguardi e quasi
palpabile. La contemplazione della natura è dunque il punto di partenza e il punto
di arrivo di chi dispone a seguire le orme di Epicuro o ad indicarle agli altri.