Modello di Bohr
Il modello "planetario" di Rutherford,
per quanto geniale per le intuizioni in esso implicite, era tuttavia in contraddizione con
i principi della meccanica classica per quanto riguarda gli elettroni.
Questi infatti stando vicino al nucleo, risentono dellattrazione Coulombiana; non
potrebbero rimanere fermi, in quanto questa forza di richiamo li accelererebbe fino a
farli collassare sul nucleo, cosa impossibile essendo la materia stabile. Daltronde
lelettrone non può neanche muoversi, infatti lelettrone ruotando intorno al
nucleo, dovrebbe emettere radiazioni con continuità, perdendo nel contempo energia sotto
forma di fotoni; così facendo però in pochi miliardesimi di secondo la sua traiettoria
diverrebbe sempre più piccola fino a portarlo a cadere a spirale sul nucleo.
Per ovviare al problema apparentemente insormontabile della presenza degli elettroni
intorno al nucleo, Bohr applicò ad alcuni concetti appresi presso il laboratorio di
Rutherford le idee della quantizzazione introdotte da Plank ed
ampliate da Einstein.
Bohr distinse il comportamento dellelettrone dentro latomo surriscaldato
(stato eccitato) da quello nellatomo in condizioni normali (stato stazionario),
avanzando due postulati:
I postulato (sullo stato stazionario degli elettroni): negli atomi, normalmente gli elettroni non emettono onde elettromagnetiche, poiché si muovono lungo orbite preferenzali, orbite stazionarie, caratterizzate ognuna da una ben definita quantità di energia.
II postulato (sullo stato eccitato degli elettroni): si verificano emissioni di energia sottoforma di onde elettromagnetiche solo quando un elettrone salta da un orbita ad energia maggiore ad unaltra ad energia minore.
In questo caso la frequenza n della radiazione emessa è determinata dalla teoria di Einstein sui quanti di luce:
DE=hn
dove DE rappresenta la differenza di energia dei livelli tra
i quali si realizza il salto.
Il modello che ne deriva è davvero rivoluzionario in quanto Bohr è il primo a capire che
lenergia atomica è distribuita in modo discontinuo ovvero quantizzato; sarebbe a
dire che gli elettroni atomici coprono orbite intorno al nucleo a diverse distanze (come i
pianeti intorno al sole), fissate dalla condizione di quantizzazione.
Accettato il nucleo Rutherfordiano, Bohr immagina questo circondato da sette livelli (che
si indicano con dei numeri interi che vanno da 1 a 7) sui quali gli elettroni descrivono
le loro orbite non risentendo, in questi, lattrazione coulombiana. Gli elettroni si
muovono su delle orbite ognuna dentro un livello determinato dalle differenti energie e
non a caso tra un livello e laltro. Secondo il fisico, quando viene ceduta energia
ad un atomo (viene scaldato) gli elettroni di questo non possono viaggiare da un
livello allaltro ma bensì saltare.
Lo stato stazionario è il livello normale che ogni elettrone occupa in condizioni
normali; quando dallesterno gli viene fornita energia questo letteralmente salta
mediante una transizione allo stato eccitato che è un livello ad energia
maggiore (ed esempio un elettrone del I livello può saltare nel IV o nel V e uno del IV
nel VI o nel VII); quando poi smettiamo di fornire dallesterno energia
allatomo, lelettrone dal suo stato eccitato cedendo energia sottoforma di onde
elettromagnetiche, rientra mediante una transizione di ritorno nel suo stato
stazionario.
Se poi cediamo allatomo troppa energia, e lelettrone viene quindi eccitato
eccessivamente, questo salta oltre il VII livello, e latomo perdendo il suo o i suoi
elettroni rompe il suo equilibrio (poiché le cariche positive del nucleo, i protoni, non
sono più equilibrate) e si ionizza.
Nel 1915 il modello fu ampliato da A. Sommerfeld, che aggiunse alle orbite circolari altre
orbite quantizzate ellittiche, nelle quali il nucleo occupa uno
dei fuochi.
La figura rappresenta alcune orbite possibili per latomo di idrogeno in stato
eccitato: il I livello energetico è formato da 1 sola orbita circolare; il II livello da
1 orbita circolare e 3 ellittiche; nel III il numero delle orbite possibili arriva a 9
(anche se la figura ne rappresenta solo 4 per semplicità).
Orbite circolari ed ellittiche per l'atomo di idrogeno (Modello di Bohr - Sommerfeld)