Nietzsche: precursore intellettuale del nazionalsocialismo?

E' corretto associare il nome di Nietzsche alla dottrina del nazionalsocialismo? "Volontà di potenza" e "violenza del superuomo" sono stati assimilati dalla dottrina del nazismo, ma il filosofo era completamente estraneo alla sfera dei fondatori del movimento (nel Mito del xx° secolo, Rosenberg lo colloca tra i precursori del movimento) e da lui il Furer di certo non riprese le assurde concezioni della superiorità della razza ariana, infatti, Nietzsche polemizza contro l'antisemitismo (esprime il "risentimento" dei falliti contro i benriusciti, contro le posizioni di prestigio occupate dagli ebrei) e contro il concetto di "razza". Il 29 marzo 1887 il filosofo scriveva a Fritsch (esponente dell'antisemitismo e in seguito deputato nazionalsocialista) "..questa disgustosa invadenza di noiosi dilettanti che pretendono di dire la loro sul valore degli uomini e delle razze..queste continue e assurde falsificazioni e distorsioni di concetti così vaghi come germanesimo, semitico, ariano, cristiano, tedesco - tutto questo potrebbe farmi perdere la bonarietà ironica, con cui finora ho assistito alle velleità virtuose e ai fariseismi dei tedeschi d'oggi". Tra gli ideologi del nazionalsocialismo non esisteva un giudizio unanime sul filosofo, ma alcuni cercavano di inserirlo nella loro concezione del mondo, altri non lo accettavano ed altri ancora cercavano una sorta di mediazione tra le due posizioni, ma prevalse la figura di Nietzsche come filosofo del nazionalsocialismo, grazie soprattutto all'opera di Alfred Baumler (interprete della filosofia di Nietzsche prima di diventare nazionalsocialista). Nella Germania degli anni trenta il filosofo fu sottoposto ad un trattamento di politicizzazione, per cui, ad un certo momento, complici la volontà di potenza e l'esaltazione alla guerra, il mito del superuomo e l'invito a vivere pericolosamente, egli apparve come profeta del nazismo. Nello stesso periodo la figura del filosofo venne messa anche in discussione, a causa della pubblicazione del giornale clinico del manicomio dove era stato ricoverato per un'infezione sifilitica, ma molti letterati, e soprattutto la sorella, presero in mano la penna ed iniziarono a scrivere per salvare l'onore di quel personaggio tanto amato e apprezzato (proprio in quel periodo si stavano formando le interpretazioni filosofiche di Nietzsche da parte di Karl Jaspers e di Karl Lowith e la repubblica di Weimar stava crollando). L'interpretazione di Nietzsche da parte di Baumler si basa su due presupposti: 1) la vera filosofia di Nietzsche si basa sulle carte postume, 2) per giudicare l'opera del filosofo bisogna fare ciò che lui non ebbe tempo di fare, vale a dire assumersi il "lavoro della connessione logica" nell'opera. Baumler però voleva forzare la filosofia di Nietzsche per farne la premessa di una coalizione politica germanica. La figura di Nietzsche che Baumler ci offre è quella di un pensatore politico, o meglio, di un rappresentante del germanesimo in modo apodittico, cioè senza dimostrazione poiché già evidente di per se. Nietzsche ammira i Romani e critica i Greci e i Tedeschi dicendo: "I Tedeschi.. non avranno mai l'onore di annoverare fra i rappresentanti dello spirito tedesco quel primo spirito retto nella storia dello spirito (se stesso), quello spirito con il quale la verità è pervenuta a giudicare la falsa moneta di quattro millenni. Lo spirito tedesco è aria viziata per me..". 
Il nazismo tuttavia estrapola molte idee dalla filosofia di Nietzsche che esalta i valori vitalistici: il piacere della guerra, la concezione della differente morale degli schiavi e dei signori, la negazione di Dio che si traduce in negazione dei valori, il mito del superuomo che si eleva al di sopra degli altri uomini che disprezza e deride. Le teorie di Nietzsche non sono affatto coincidenti con quelle di Hitler poiché quest'ultimo voleva fare della Germania una potenza dominatrice, ostile agli Ebrei ed aveva la convinzione delirante di essere lui stesso l'eroe profetizzato da Nietzsche: il superuomo redentore della Germania. Quest'associazione tra Nietzsche e il nazionalsocialismo è stato più che altro un tentativo da parte dei nazisti di assimilare concetti come "violenza del superuomo" e "volontà di potenza" e farli i fondamenti della propria dottrina.

Galati Elisa

Fonti:
• Su Nietzsche • di Mazzino Montanari
• Il superamento di Zarathustra •