La repubblica di Weimar

Germania post-guerra 1918/19

La Germania esce distrutta dalla guerra; più di un milione e mezzo di perdite umane, una nazione esausta, un'economia precipitata in una grave crisi …oltre alle ingenti distruzioni materiali. Il popolo insorge contro il sistema politico e contro il Kaiser Guglielmo II, il quale abdica l'8 novembre del 1918 e il giorno seguente il cancelliere, monarchico liberale, Max von Baden trasmette i suoi poteri al leader socialdemocratico Friedrich Ebert; il quale, lo stesso giorno, assieme a Philipp Scheideman (co-presidente dell'SPD) proclamano la repubblica democratica. L'11 novembre del 1918 la Germania firma l'armistizio con gli alleati e si pone fine alla prima guerra mondiale. Subito dopo la fine della guerra scoppia la rivoluzione e si formano i soviet sul modello sovietico. Il governo provvisorio è formato da tre socialdemocratici e tre indipendenti (Uspd), e si scioglie il 27 dicembre 1918 a causa delle dimissioni degli indipendenti, mentre gli scioperi continuano. Il 1 febbraio del 1919 la lega di Spartaco assieme ai comunisti internazionalisti formano il partito comunista tedesco (KPD) guidato da Rosa Luxemburg e da Karl Liebknecht. Esso mirava alla sollevazione spontanea della classe operaia e voleva la rivoluzione socialista. La socialdemocrazia, il partito della classe operaia, da un lato sosteneva alcune richieste degli operai in sciopero, però dall'altro lato aveva paura che la Germania precipitasse in una situazione simile a quella verificatasi in Russia ed è quest'ultimo aspetto che determina la scelta della socialdemocrazia di allearsi (nonostante le grandi divergenze) con le forze militaristiche dell'estrema destra, l'esercito (il cui capo dello stato maggiore era Hindenburg), le forze monarchiche ed i Junger; solo insieme potevano fermare la rivoluzione.
Il 4 gennaio viene licenziato, l'indipendente, Eichorn capo della polizia berlinese, la piazza reagisce è scoppia la rivolta. La settimana che va da 4-13 gennaio fu chiamata "settimana di sangue" perché il governo la soffocò con la violenza; il ministro della Difesa, il socialdemocratico, Noske utilizzò i Freikorps, corpi paramilitari, per domare la rivolta. Nei giorni 15-16 gennaio la Luxemburg e Liebknecht vennero assassinati dai corpi paramilitari col tacito consenso di Noske. Il 19 gennaio si tiene una consultazione nazionale per l'elezione dei deputati all'Assemblea Costituente che deve redigere la Costituzione, vince la socialdemocrazia: Ebert viene eletto presidente, e incarica Scheidemann di formare il nuovo governo. Due mesi dopo la rivoluzione di Berlino, scoppia la rivoluzione a Monaco, in seguito all'assassinio del socialista indipendente Kurt Eisners governatore del lander di Monaco. Come nel caso della rivoluzione di Berlino anche qui Noske ricorre ai Freikorps per reprimere la rivoluzione. La rivoluzione comunista in Germania fallisce perché, da un lato, l'esercito tedesco on si era disintegrato come quello russo e quindi riesce a reprime la rivoluzione, inoltre mentre in Russia i contadini appoggiavano i progetti rivoluzionari della classe operai, in Germania erano i proprietari e non avevano nulla da guadagnare da una rivoluzione, dunque la situazione era meno favorevole a una rivoluzione proletaria.

Trattati di Versailles

Il governo oltre a dover affrontare la gravi difficoltà interne doveva occuparsi anche dei trattati di Versailles. Le pesanti condizioni poste dalle potenze vincitrici, e soprattutto dalla Francia, della guerra portarono a nuove violenze in Germania e il governo di Scheidemann si dimise e il suo incarico passò al socialdemocratico Gustav Bauer. Dopo un lungo periodo di trattative il governo tedesco dovette cedere e il 28 giugno firmò il trattato di Versailles. Esso fu definito "Pace Cartaginese" (come quella che Roma concesse alla Cartagine con lo scopo di ridurre al minimo ogni possibile ripresa, soprattutto, economica del paese avversaria); l'Alsazia e la Lorena tornavano alla Francia; la Polonia riceveva la Posnania e l'Alta Slesia mentre Danzica era costituita in città libera; le colonie e i protettorati tedeschi venivano spartite tra le potenze vincitrici; la Renania rimaneva in mano alla Germania ma con l'impedimento di installarvi truppe o costruirvi fortificazioni; i bacini carboniferi della Saar erano concessi per quindici anni alla Francia, passati i quali un plebiscito avrebbe deciso il futuro della regione; l'esercito tedesco veniva ridotto a 100 000 effettivi, la marina a 16 000, l'aeronautica vietata; infine le riparazioni in denaro che, dopo complicati conteggi, furono fissate nel 1921 nell'enorme cifra di 269 miliardi di marchi-oro pagabili in quarant'anni, scontati poi in 132 miliardi per trent'anni. Alla Germania non veniva concessa alcuna possibilità di ripresa.

La costituzione di Weimar

L'11 agosto 1919 l'Assemblea Costituente promulga la Costituzione di Weimar. Essa prevede una repubblica federale (il territorio viene suddiviso in 17 Lander); un Reichstag eletto a suffragio universale, con il sistema proporzionale, cui spetta il potere legislativo; la possibilità di promuovere referendum e leggi di iniziativa popolare; un presidente del Reich eletto direttamente ogni 7 anni, cui spetta il potere esecutivo, la nomina del cancelliere, la guida dell'esercito. Per la prima volta anche le donne hanno il diritto al voto e i sindacati ottengono competenze importanti che possono migliorare la situazione dei lavoratori. Ma l'art. 48 della Costituzione assunse una grave importanza storica; esso prevede che, ove la sicurezza dello Stato sia posta in pericolo, il Presidente abbia facoltà di emanare leggi per decreto, quindi di assumere di fatto la dittatura.

I tentativi di putsch

La repubblica di Weimar nasce in un clima sociale molto teso. La sinistra odia la socialdemocrazia perché ha tradito la rivoluzione, la vecchia classe aristocratica vuole il ripristino degli antichi privilegi e si oppone alla repubblica di Weimar, e le destre estreme erano alleate della repubblica solo perché avevano bisogno della sua alleanza per il momento; infatti molti ex-ufficiali addestravano i corpi franchi e nel marzo del 1920 organizzarono il primo tentativo di colpo di stato guidato da Wolfgang Kapp, il quale tenne in scacco per quattro giorni Berlino e si era auto-proclamato cancelliere. Il putsch fallisce ma nessuno dei capi verrà condannato. In seguito al Putsch Bauer trasmette i suoi poteri a Muller. Il 6 giugno del 1920 si arriva alle elezioni per il Reichstag e la coalizione di Weimar perde la maggioranza nel Reichstag, e in queste elezioni emergono il partito tedesco-nazionale e il partito tedesco-popolare di Stresemann. La situazione è grave, infatti dal 1919 al 1922 vengono uccisi 376 politici, quasi tutti da parte dell'estrema destra. Alcuni degli assassini più gravi furono quelli di Matthias Erzberger (ministro delle finanze ucciso nel 1921) e Walther Rathenau (ministro degli esteri ucciso nel 1922). In questi anni confusi Monaco divenne il centro del nazionalismo più estremo. Qui nel 1919 nacque il Partito dei lavoratori tedeschi, del quale Hitler divenne il capo, che in seguito prese il nome di Partito nazionalsocialista tedesco dei lavoratori (Nsdap), ma sarà chiamato da tutti semplicemente come il partito "nazista". I ritardi del pagamento dei debiti nei confronti della Francia, indussero la Francia a occupare la regione industriale della Ruhr (il maggior polo industriale e minerario della Germania) dal 1921 e più massicciamente nel 1923. L'occupazione della Ruhr da parte della Francia accende il sentimento nazionale tedesco. Tutte queste cause sono un terreno fertile che stimola la diffusione delle ideologie razziste in Germania e daranno una grossa mano alla crescita del partito nazista. Si cominciò a sostenere che a pugnalare alle spalle l'esercito tedesco fossero stati i comunisti e gli ebrei. Nel novembre del 1923 Hitler tenta un putsch a Monaco, sostenuto dal generale Ludendorff, fallisce e viene arrestato ma la sua permanenza in prigione dura solo alcuni mesi nonostante fosse stato condannato con 5 anni di carcere.

La grave crisi economica

La Germania era in crisi economica dai tempi della fine della guerra ma con l'occupazione della Ruhr la crisi cresce enormemente. Soprattutto l'occupazione del 1923 della Ruhr fu la causa principale del crollo totale del marco. Il governo non sa più come affrontare la situazione delle spese e per questo stampa sempre più banconote e l'inflazione tende a crescere all'infinito; quella che si presenta in Germania e una situazione senza precedenti. Al valore che aveva un marco prima della guerra ora corrispondono centinai di miliardi di marchi. 

La svolta di Stresemann 1923-1928 e gli "anni d'oro"

Nell'agosto del 1923 sale al potere il popolare Stresemann. Egli prevede di ricucire i rapporti con la Francia, di mettere a tacere le forze estremiste all'interno dello Stato e riesce a domare gli scioperi. Per poco tempo come cancelliere, verrà sostituito da Hermann Muller, poi come ministro degli esteri riesce a tirare la Germania fuori dalla crisi e a darle un posto di pari dignità tra le potenze europee. Nel 1924 grazie al piano di finanziamento "DAWES" dato, soprattutto, dagli americani e dagli inglesi la Germania supera la crisi economica. Grazie al piano DAWES la Germania poté usufruire di una ingente quantità di prestiti che le avrebbero permesso di pagare i debiti della guerra. 
Nel 1925 Stresemann e il ministro degli esteri francese Aristide Briand firmarono il "Trattato di Locarno" con il quale la Germania riconosceva la propria situazione territoriale in rapporto alla Francia, non riconosceva le frontiere orientali con la Polonia ma garantiva che non avrebbe fatto ricorso alla forza per modificarle, inoltre le truppe d'occupazione francesi sarebbero state ritirate e in cambio la Germania avrebbe garantito la smilitarizzazione della parte confinante con la Francia.
Inoltre Stresemann è il fautore dell'entrata della Germania nella Società delle Nazioni e del trattato di non-aggressione stipulato coi russi. In questi anni la Germania dimostra una straordinaria ripresa economica, e non solo, diventa anche la capitale europea della cultura, della creatività. Fioriscono il cinema, il teatro, la letteratura, la pittura, la musica, i cabaret e la maggior parte delle attività culturali è concentrata nella "Bauhaus". Ma nello stesso tempo degli "anni d'oro" nel 1925, alla morte del padre e del presidente della repubblica Friedrich Ebert, viene eletto presidente della Repubblica il maresciallo Paul von Hidenburg, ex capo di stato maggiore durante la guerra, quindi il primo dei "pugnalati alle spalle" e massimo rappresentante della destra monarchica e nazionalista. L'elezione di Hidenburg dimostra la prima crepa del sistema; infatti i socialdemocratici e i comunisti si presentarono con due candidati diversi e vengono sconfitti, se invece si fossero coalizzati avrebbe vinto senza problemi. Egli usò abbondantemente le prerogative che la Costituzione concedeva al presidente.
Inoltre nel 1925 Hitler pubblicò "Mein Kampf", un libro si stampo razzista che aveva scritto durante il periodo della prigione. In esso Hitler espone le sue ideologie razziste, esprime i suoi sentimenti di odio verso gli ebrei (colpevoli di aver inquinato la razza "pura" ariana), verso i marxisti, verso i comunisti ecc. Nel 1928 egli organizza le "Sturmabteilungen" cioè le "squadre d'assalto"ossia le SA, con le quali eliminerà fisicamente i suoi avversari.

La crisi economica del 1929 e l'ascesa del nazismo

Il crollo della borsa di New York il 24 "giovedì nero" Maggio 1929 causa una crisi economica in tutto il mondo. Essa rappresenta l'inizio della fine per la Repubblica di Weimar. Lo stato che più di chiunque altro subisce le conseguenze della crisi è la Germania; negli anni d'oro nei quali la Germania era uscita dalla crisi del 1923, essa era diventata sempre più dipendente dagli stati Uniti, quindi se gli stati uniti per primi erano precipitati nella crisi significava che la Germania non avrebbe potuto più usufruire dei suoi prestiti e l'economia tedesca ricadde nella crisi. Chi più di ogni altro subisce le conseguenze della crisi oltre al proletariato, gli impiegati, i negozianti, gli artigiani, i piccoli commercianti e la piccola borghesia. E il fallimento di banche ed aziende è, soprattutto, la rovina per la classe media, che inizia a guardare al partito nazista come ad un salvatore.
In questo periodo emergono gli spettri che avevano turbato i primi anni della Repubblica. Quando agli primi mesi del 1929 muore Stresemann i nazisti erano ancora un piccolo partito, ma grazie alla crisi economica e quindi al conseguente crescere del numero dei disoccupati si rafforzano enormemente e si presentano alle elezioni politiche del 1930 come l'unica forza politica capace di proporre un governo nazionale. Si impegnarono a ristabilire la sovranità militare tedesca e a riarmare il Paese in sprezzo ai trattati di Versailles. Alle elezioni del 1930 ottennero più di sei milioni di voti (18%) diventando così il secondo partito dopo quello socialdemocratico. Il successo lo ottenne anche grazie alle sue squadre d'assalto le SA che usavano la violenza contro gli avversari politici.
Nel 1932 alle elezioni presidenziali Hitler ottenne il 37% dei voti ma fu battuto dall'84enne Hidenburg perché appoggiato dai socialdemocratici i quali sbarrarono per un breve tempo la strada ad Hitler verso l'ascesa al potere. Nel luglio dello stesso anno si ottennero ancora nuove elezioni politiche e questa volta il Partito nazionalsocialista ottenne il 37% dei voti e divenne il partito più forte del Reichstag. Il partito di Hitler aumentava sempre di più al crescere della disoccupazione. Il successo di Hitler (come quello del '25 di Hidenburg) va anche collegato alla crisi politica creata tra i comunisti e i socialdemocratici, inoltre egli aveva anche l'appoggio delle industrie belliche. Se socialdemocratici e comunisti si fossero uniti, insieme avrebbero battuto Hitler invece la loro frattura ha reso tutto più facile all'ascesa di Hitler. Il 30 gennaio del 1933 il presidente Hidenburg nominò Hitler cancelliere con l'incarico di porre termine alla crisi e di formare un nuovo governo. Hitler andava al governo in maniera del tutto legale.

Fonti
- Corso di storia: Il Secolo XX (Adriano Prosperi, Paolo Viola)
- http://www.viaggio-in-germania.de/hitler.html

Autore
David Pllumbi