Citazioni

...il Tevere, un nastro di zafferano, si precipita giù per la gola selvaggia e in un tempo sorprendentemente breve si dilata in un ampio, verde gorgo e gira profondo nel vuoto lontano. (M. van Vorst)

 

Pur da queste serene erme pendici

D’altra vita al rumor ritornerò;

Ma nel memore petto, o nuovi amici,

Un desio dolce e mesto io porterò.

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Fiume famoso il breve piano inonda;

Ama la vite i colli; e a rimirar

Dolce, fra verdi querce ecco la bionda

Spiga in alto e l’alpestre aura ondeggiar.

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Fiume d’Italia, a le tue sacre rive

Peregrin mossi con devoto amor

Il tuo nume adorando, e de le dive

Memorie l’ombra mi tremava in cor.

(G.Carducci. Agli amici della Valtiberina)

 

 

GIOVANNI PAPINI

"Lettera di Giovanni Papini ad Ardengo Soffici, da Pieve S.Stefano (AR), 25 Aprile 1908"

...Ma tu vedessi che paese! Sono in una gran conca di monti alti e dai bei nomi e io sono in cima a un monte che si fa avanti in mezzo a questa conca come una penisola, e dall’estrema punta (lo Spicchio) appoggiati ad una gran croce marrone si vede giù la valle fonda dove corre e mugola il Tevere e tutto intorno le schiere dei monti striate di righe nere - e di fossi pieni di neve...

Quando il Tevere non è ancora biondo...(G.Rossi)

Mio fiume anche tu, Tevere fatale (G.Ungaretti)

 

Prata florida et gemmea trifolium aliasque herbas, teneras semper et molles et quasi nova alunt, cuncta enim perennibus rivis nutriuntur. Sed ubi aquae plurimum, palus nulla, quia devexa terra, quicquid liquoris accepit nec absorbuit, effundit in Tiberim. Medios ille agros secat, navium patiens, omnesque fruges devehit in Urbem, hieme dumtaxat et vere; aestate submittitur, immensique fluminis nomen arenti alveo deserit, autumno resumit.

(Plinio il Giovane)

La villa in Tuscis di Plinio il Giovane

Tyberis e media fere longitudine Appennini finibus Arretinorum profluit

(Plinio il Vecchio)