Video sulla botanica
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Nellestate 1995, raccogliendo tutte le diapositive che erano state via via scattate durante le uscite fatte sul Tevere per prelevare gli indicatori biologici, tre studenti che attualmente frequentano le classi quinta A e quinta B del Liceo, decisero di organizzare un video che costituisse una specie di piccolo documentario delle immagini raccolte: immagini che potessero comunicare ad altri le sensazioni e le impressioni ricevute e che aiutassero a riproporre il tema della natura, della sua riscoperta e del suo fascino. Ai nostri ragazzi infatti era capitato proprio di avvertire emozioni e sensazioni nuove, semplicemente camminando lungo il fiume che, anche se mal ridotto, aveva catturato la loro attenzione stimolando interessi inaspettati. |
Durante le nostre gite di educazione ambientale avevamo conosciuto il dott. Marco Bani, ecologo e speleologo, che aveva fatto assaporare ai ragazzi lemozione di entrare in grotta e visitare ambienti del tutto sconosciuti. Anche lui era stato "arruolato" nel lavoro intrapreso sul fiume e, memori delle sue varie doti tra cui quella di esperto in documentari, abbiamo utilizzato gli strumenti che egli gentilmente ci ha messo a disposizione nel suo Centro di Educazione Ambientale presso Bocca Serriola : dopo parecchi giorni e alcune notti di duro lavoro, (data la nostra inesperienza), siamo riusciti a portare a termine questo piccolo documentario.
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Il video è stato interamente curato da Agnese Marcelli che lo ha seguito, direi " amorevolmente", in tutte le sue fasi; la voce è di Elena Tapinassi che per le sue naturali capacità di speaker abbiamo utilizzato in altri documenti visivi nei quali ci siamo cimentati, il sottofondo musicale è di Michele Chiasserini che, essendo anche allievo del Conservatorio di Perugia, esprime attraverso il pianoforte la sua sensibilità musicale. |
Senza alcuna pretesa abbiamo così organizzato immagini e colori raccolti che sono quelli del nostro Tevere: proponiamo lesito di un lavoro che nasce dallinteresse per lo studio ambientale e dal legame con la nostra terra; crediamo con questo di fare cosa gradita ai visitatori ai quali intendiamo comunicare quanto di noi abbiamo scoperto e quanto ci ha notevolmente arricchito, sicuri che la loro sensibilità sappia trovare un punto di sintonia con noi.