Niels
Henrik Bohr
(1885 Copenhagen/1962 Copenhagen) è il fisico che perfezionò il modello atomico di Rutherford
con l'introduzione delle condizioni quantistiche, oggi note come "condizioni di Bohr
e Sommerfeld" introdotte nel proprio modello
atomico.
Professore di fisica all'università di Copenhagen, è stato insignito del premio Nobel
per la fisica nel 1922, per il modello atomico che porta il suo nome. E' stato "socio
straniero" dell'Accademia Nazionale dei Lincei dal 1924. |
John Dalton (1766-1844)
Chimico, fisico,
e matematico inglese dedicatosi allo studio delle proprietà dell'atmosfera e del
comportamento dei gas e delle miscele gassose. Il suo nome rimane legato alla elaborazione
della teoria atomico-molecolare della materia attraverso cui caratterizzò la proprietà
dei gas e dei composti chimici. Nel 1808 pubblicò un libro in cui appunto faceva propria
l'ipotesi atomica, basata sulle leggi ponderali
e la propose all'attenzione degli studiosi come l'unica capace di spiegare in modo
esauriente i fenomeni chimici in quanto conseguenti alla presenza di atomi nella materia.
La teoria venne in breve tempo accettata e subito gli scienziati si misero all'opera per
metterla al vaglio.
Questa soddisfacente teoria generale della costituzione della materia poggia sulle
seguenti ipotesi:
1. Tutta la materia è composta di atomi;
2. Gli atomi sono indivisibili e inalterabili;
3. Gli atomi di una stessa sostanza semplice - elemento (quando è stata formulata la
teoria ne erano stati identificati circa 35) - sono tutti uguali tra loro, ma differiscono
da atomi di altri elementi per dimensioni, peso e altre particolarità;
4. Le trasformazioni chimiche si identificano con l'unione e la separazione dei vari atomi
tra loro. |
Democrito di Abdera (~
460 ~ 370 a.C.)
Democrito
di Abdera, filosofo greco vissuto all'incirca tra il 460 e il 360 a.C.
La sua opera si trova riunita e spesso confusa con quella di Leucippo e dei discepoli (gli
atomisti). Fu il sistematore del materialismo antico (atomismo). Considera la natura
composta di infiniti atomi (indivisibili) che si muovono nel vuoto. Questi atomi, secondo
il filosofo, sono eterni e differiscono tra loro per forma, posizione, ordine, peso e
figura. Muovendosi si aggregano e disgregano in modo da generare e distruggere tutti i
corpi che compongono l'universo. Sulle dottrine di Democrito riporto questi testi: Gli atomi sono il principio,
Gli atomi e il vuoto, La cosmologia atomista. |
Albert
Einstein (1879-1955), fisico tedesco. Nel 1900 consegue la
laurea in fisica e matematica. Nel 1906 pubblica i lavori sulla teoria dei quanti, e sulla teoria della relatività ristretta, la cui
formulazione segna una tappa fondamentale nella fisica moderna. Questa teoria si fonda sul
principio che le leggi fisiche sono le stesse per ogni sistema inerziale e che la
velocità della luce nel vuoto è una costante indipendente dalla velocità della sorgente
luminosa, rivela i limiti della geometria euclidea e, in base alla relazione E=Dmc2 che esprime lequivalenza tra energia E e massa
m, (dove c è la velocità della luce nel vuoto), mette in evidenza la possibilità di
ottenere grandi quantità di energia modificando lo stato della materia, possibilità che
sta alla base della fisica nucleare. Espone in seguito anche una revisione della teoria
gravitazionale di Newton. Nel 1921 riceve il premio Nobel per le ricerche
sulleffetto fotoelettrico. |
Epicuro di Samo (~341 ~ 270 a.C.)
Epicuro di Samo fondò la sua scuola ad Atene nel 306/307 a.C., riprese la Leucippo e
Democrito la teoria atomistica. La sua filosofia è articolata in: logica (detta
canonica), fisica ed etica e le prime due parti sono finalizzate alla terza. Infatti
per Epicuro, in accordo con la nuova sensibilità ellenistica, lo scopo della
Filosofia non è tanto di tipo conoscitivo - naturalistico quanto etico. Per questo motivo
egli introdusse delle varianti nella concezione atomista: gli atomi, non più dotati
di intrinseco movimento, precipitano dall'alto in basso e le aggregazioni e disgregazioni
sono determinate da deviazioni, ciò consentirebbe di dare una spiegazione alla libertà
umana. Il poeta latino Lucrezio, suo seguace, nel De rerum natura ne descrisse in modo
poetico le teorie; di quest'opera riporto un brano sulla teoria del clinamen. |
Werner Heisenberg (1902 - 1976)
Nato a
Wurzbug frequentò l'Istituto di fisica di Monaco del quale divenne direttore, allievo di
Born, contribuì a in modo determinante alla rivoluzione culturale che operata dalla
meccanica quantistica nella struttura operativa della fisica microscopica. A soli 25 anni
pubblicò il famoso principio di
indeterminazione intitolato "Sul contenuto intuitivo della cinematica e
della meccanica quantistica. |
Tito Lucrezio Caro
T. Lucretius poeta nascitur, postea amatorio poculo in furorem versus, cum aliquot
libros per intervalla insaniae conscripsisset quaee postea cicero emandavit, propria se
manu interfecit, anno aetatis XLIII ("Nasce il poeta Lucrezio, che poi,
impazito per un filtro damore, dopo aver composto negli intervalli della pazzia
alcuni libri che Cicerone in seguito pubblicò, succise di propria mano a 43 anni di
età".): questa, secondo il parere della maggioranza degli studiosi oggi, è
lunica nota biografica su Lucrezio a noi direttamente pervenuta
dallantichità, e precisamente registrata nel Chronicon, di san Gerolamo, tra
gli avvenimenti di un anno non ben precisato (comunque intorno al 97 a.C.). Nonostante le
molte incertezze, oggi si accetta per lo più che la vita di Lucrezio si sia svolta fra il
98 e il 55 a. C. Uno dei problemi più rilevanti riguardo la sua vita è quello della
notizia della pazzia e del suicidio del poeta. Nessuno degli studiosi moderni infatti da
credito alla storia del filtro damore, ma parecchi dubitano anche della veridicità
della notizia sullinsania, che pare inventata tardi in ambiente cristiano
contro il sostenitore di una dottrina così "immoralmente" avversa alla
religione. Su Lucrezio pare essersi estesa una "congiura del silenzio" a partire
dai suoi stessi contemporenei; pochissimi autori romani lo nominano, mai i suoi primi e
grandi imitatori (Virgilio e Orazio). Che lo stesso Lattanzio (operante allinizio
del IV sec d.C.) non parli della pazia di Lucrezio, con cui per lo più è in aperta
polemica, sembra dimostrare che la leggenda sia posteriore.
In conclusione, lenigma biografico è difficilmente risolvibile,anche se è
abbastanza verisimile che egli sia stato vittima di leggende denigratorie da parte di chi
respingeva inorridito le sue teorie.
Lunica opera di Lucrezio che ci rimane (forse lunica che ha scritto) è il De rerum natura. Riporto un brano di
Lucrezio: La teoria del clinamen. |
Max Planck (1858-1947)
Fisico tedesco
premio Nobel 1918 per la fisica. Il 14 dicembre 1900 enunciò lipotesi secondo la
quale gli scambi denergia fra materia e irraggiamento avvengono in forma
discontinua, non già continua come sosteneva la teoria elettromagnetica classica. Questa
ipotesi segna la nascita della "teoria dei quanti"
secondo la quale lenergia, così come la materia e lelettricità, assume una
struttura granulare e può essere rappresentata mediante quanti di energia invisibili. |
Ernest
Rutherford (1871-1937):
È il fisico che ideò il modello
planetario dell'atomo; fu tra i primi a comprendere la natura della
disintegrazione spontanea degli atomi radioattivi degli elementi ed a conseguire la
disintegrazione artificiale del nucleo, ponendo così le basi della "teoria della radioattività". Per
questo, nel 1908, fu stato insignito del premio Nobel per la chimica. |
Edward
Teller 1908
Fisico statunitense di origine ungherese. Collaborò con Fermi e Oppenheiner alla
costruzione della prima bomba atomica. Successivamente rivolse i suoi studi verso la
fusione nucleare e realizzò, con un gruppo di scienziati statunitensi la prima bomba
all'idrogeno. |
Sir
Joseph Thomson (1856-1940)
Fisico, noto per i suoi studi sperimentali sullelettrone, nel 1906 ottenne
il premio Nobel per le sue ricerche sulla conducibilità elettrica dei gas. Fu il primo
scienziato a proporre un modello atomico,
ovvero un modello che provava a rappresentare concretamente l'atomo, che fino ad allora
era solamente un concetto. |